LE TECNOLOGIE IN ARRIVO DAL 2001 (rep, 001226)
Le sfere di cristallo dei futurologhi sono offuscatissime appena le si invoca, ma dopo un po' la nebbia si posa e si riesce a scorgere qualcosa. E' una regola alchemica che vale anche per le previsioni tecnologiche: strologare su quello che avverrà tra cinquant'anni (computer microscopici incastonati in ogni oggetto quotidiano con cui si interagirà parlando e bla-bla-bla) è - paradossalmente - più facile di annunciare quello che sarà realizzato da qui a dodici mesi. Consci della difficoltà, abbiamo chiesto aiuto a una persona che il futuro prossimo maneggia quotidianamente, nel super-laboratorio di Andersen Consulting (che con l'anno nuovo cambierà il nome in Accenture) a Sophia Antipolis, sulla Costa azzurra francese. Martin Illsley è il direttore delle ricerche del colosso internazionale della consulenza per aziende, della società insomma che spiega alle altre come sfruttare l'innovazione per rimanere in sella al mercato e prosperare. "Nel 2001 si utilizzeranno molte delle tecnologie sviluppate dall'industria dell'intrattenimento per usi più quotidiani e 'seri' - esordisce Illsley - . I computer prenderanno a prestito la resa grafica e sonora dei videogiochi, Playstation in testa, e le loro interfacce (joystick che trasmettono sensazioni fisiche, pedane che danno l'idea del movimento e così via) rappresentano già il punto più avanzato della ricerca della migliore interazione uomo-macchina". E la comunicazione testuale si arricchirà di nuovi contesti "come la possibilità di spedire e-mail con rappresentazioni grafiche della propria faccia che ne leggeranno il contenuto al destinatario oppure con la moltiplicazione degli alter-ego elettronici che leggono le notizie in rete (la speaker digitale Ananova) o vi guidano in un'esperienza di e-commerce". Anche i modi con cui le macchine interagiscono tra loro subiranno forti cambiamenti: "Sarà l'anno delle frequenze radio e di Bluetooth, in particolare. La tecnologia di trasmissione promette di far 'parlare' tra loro gli apparecchi elettronici più diversi, inclusi telefonini, pc, palmari e molto altro ancora, senza bisogno di cavi né di infrarossi". La lista di Illsley continua: "La sincronizzazione (l'aggiornamento dei documenti tra macchine diverse, ovvero il fatto che se modificate un file sul pc di casa le modifiche vengano riportate automaticamente anche su quello di lavoro, ad esempio) farà grossi passi avanti e miglioramenti sostanziali si registreranno anche nella cosiddetta tv-interattiva per cui, cliccando sulla maglietta dell'attore si sarà trasportati nel sito dove la si potrà comprare. Inoltre si diffonderanno anche in Europa i videoregistratori digitali come Replay e Tivo, che consentiranno di costruirsi un palinsesto personalizzato e arriveranno nuovi palmari sempre più versatili ed espandibili come il Visor della Handspring e il Clie della Sony che, con l'aggiunta di vari pezzi, diventano telefono, macchina fotografica, registratore digitale, Gps e così via". Nessuna rivoluzione istantanea, quindi, ma più prosaiche evoluzioni che renderanno la vita di tutti giorni un po' meno ingarbugliata.
1) PDA COMPONIBILI
In principio era il Palm. Quella sorta di super-agenda elettronica che sta nel palmo (di qui il nome) di una mano per la quale non servivano più quelle migranose tastierine da bambini, ma bastava scrivere direttamente sullo schermo. Pur diffusissimi negli Stati Uniti, i Palm non avevano, sino a quest'anno, sfondato sul mercato italiano. Seguendo un analogo ritardo, l'anno prossimo dovrebbero manifestarsi anche da noi alcuni nuovi, suoi versatili concorrenti. Il Visor della Handspring, innanzitutto, e il Clie della Sony. Il loro teorico vantaggio sta nella vasta possibilità di trasformazione rispetto alle funzioni base. Attraverso varie espansioni potranno infatti diventare telefoni cellulari, macchine fotografiche e registratori digitali e molto altro ancora.
2) VIDEOREGISTRATORI DIGITALI
Guardare TiVo sarà un'esperienza solo "cugina" di quello che era, una volta, guardare la tv. In ottobre i videoregistratori digitali, i cosiddetti Pvr (Personal Video Recorder), sono sbarcati dagli Stati Uniti in Inghilterra e entro il 2001 dovrebbero completare la loro espansione europea. Assomigliano in tutto e per tutto a un decoder per la pay-tv e potranno registrare sino a 40 ore di trasmissioni senza bisogno di cassette (immagazzinando tutto su un capiente disco fisso). La loro "intelligenza" sta nel capire, una volta configurati, quali programmi vi interessano e di memorizzarli autonomamente e, dal momento che si tratterà di programmi registrati, sarà anche facile saltare le pubblicità che normalmente li infestano. In America il box è prezzato 399 dollari (oltre 800 mila lire), più un abbonamento mensile sulle trenta mila lire.
3) GPRS
Il telefonino di seconda generazione e mezzo (ponte tra il Gsm e l'Umts) farà la sua prova del fuoco nel 2001. In verità Blu, bruciando tutti sul tempo in Europa, ha lanciato il servizio Gprs (General Packet Radio Service) da metà di dicembre, ma la grande offerta dei concorrenti è attesa per i primi mesi dell'anno. La caratteristica principale del prossimo cellulare è la velocità: si passerà dagli attuali 9,6 Kb a circa 50 Kb al secondo, ovvero una trasmissione analoga a quella che si raggiunge normalmente da casa, con linea fissa. Un'altra novità sarà nel sistema di tariffazione, non più a tempo ma "a volume" di dati scaricati. Una volta collegati, quindi, la connessione sarà sempre attiva e si pagherà solo per i file o le altre quantità digitali effettivamente scaricate.
4) BLUETOOTH
Bluetooth, "Dente Blu", era il nome del re vikingo del X secolo che unì in un unico regno Norvegia e Danimarca. Oggi Bluetooth è una tecnologia di comunicazione (lanciata nel '98 da un consorzio capitanato da Ericsson) che usa frequenze radio per collegare fra loro telefonini, computer, periferiche e qualsiasi cosa contenga un processore. Basta con i cavi, quindi, che creano intrichi sempre più insopportabili e impediscono una vera mobilità. E anche gli infrarossi, che pur vanno nella stessa direzione, hanno troppi limiti, come la lentezza di trasmissione e i malfunzionamenti se qualcosa ostruisce le due celle comunicanti o se gli oggetti sono troppo distanti. Problemi ovviati da Bluetooth che consente la trasmissione dati (compresi audio e video) a 1 Mb al secondo entro un raggio di dieci metri.
5) INTERNET VOCALE
Se i pc spaventano, niente è più familiare (e ubiquo) di un telefono. E per questo, forse, uno dei possibili futuri del web potrà avere la forma di questa tecnologia vecchia di 124 anni. Quello che si conclude è stato, negli Stati Uniti, l'anno dei "portali vocali", grandi siti generalisti che consentono una navigazione attraverso comandi impartiti via voce. TellMe, Quack.com, BeVocal, Talk2 e TelSurf sono alcuni dei nomi più noti. Le varie offerte funzionano tutte in maniera assai simile: si dovrà chiamare, da un qualsiasi telefono, un numero verde che corrisponde all'home-page e verrà proposto un menu con vari argomenti: "Per le quotazioni di Borsa dire '1'" e invece di cliccare basterà pronunciare il numero. Il modello è dato, a breve, in arrivo anche nel Vecchio continente.
6) DALL'HTML ALL'XML
Nel 2000 è stato il grande paciere tra compagnie che non vanno mai d'accordo come Microsoft, Oracle e Ibm, tutte persuase a lavorare di concerto per svilupparne un modello unico. L'anno prossimo dovrebbe essere uno dei principali protagonisti del web. Parliamo dell'Xml (Extensible Markup Language), un'evoluzione dell'Html, il linguaggio di programmazione informatica con il quale è adesso costruita la maggior parte dei siti. Intanto l'Xml si presenta come molto più flessibile del suo predecessore: una volta codificate le informazioni sarà il sito medesimo a riconoscere se l'apparecchio con cui lo si visita è un browser per pc, un telefono cellulare, una web-tv e provvederà a mostrare i suoi contenuti nella forma ottimale per lo schermo in questione. Ma sarà anche un sistema per distribuire software via rete, oltre che una piattaforma semplice e sicura per il commercio elettronico.
Le sfere di cristallo dei futurologhi sono offuscatissime appena le si invoca, ma dopo un po' la nebbia si posa e si riesce a scorgere qualcosa. E' una regola alchemica che vale anche per le previsioni tecnologiche: strologare su quello che avverrà tra cinquant'anni (computer microscopici incastonati in ogni oggetto quotidiano con cui si interagirà parlando e bla-bla-bla) è - paradossalmente - più facile di annunciare quello che sarà realizzato da qui a dodici mesi. Consci della difficoltà, abbiamo chiesto aiuto a una persona che il futuro prossimo maneggia quotidianamente, nel super-laboratorio di Andersen Consulting (che con l'anno nuovo cambierà il nome in Accenture) a Sophia Antipolis, sulla Costa azzurra francese. Martin Illsley è il direttore delle ricerche del colosso internazionale della consulenza per aziende, della società insomma che spiega alle altre come sfruttare l'innovazione per rimanere in sella al mercato e prosperare. "Nel 2001 si utilizzeranno molte delle tecnologie sviluppate dall'industria dell'intrattenimento per usi più quotidiani e 'seri' - esordisce Illsley - . I computer prenderanno a prestito la resa grafica e sonora dei videogiochi, Playstation in testa, e le loro interfacce (joystick che trasmettono sensazioni fisiche, pedane che danno l'idea del movimento e così via) rappresentano già il punto più avanzato della ricerca della migliore interazione uomo-macchina". E la comunicazione testuale si arricchirà di nuovi contesti "come la possibilità di spedire e-mail con rappresentazioni grafiche della propria faccia che ne leggeranno il contenuto al destinatario oppure con la moltiplicazione degli alter-ego elettronici che leggono le notizie in rete (la speaker digitale Ananova) o vi guidano in un'esperienza di e-commerce". Anche i modi con cui le macchine interagiscono tra loro subiranno forti cambiamenti: "Sarà l'anno delle frequenze radio e di Bluetooth, in particolare. La tecnologia di trasmissione promette di far 'parlare' tra loro gli apparecchi elettronici più diversi, inclusi telefonini, pc, palmari e molto altro ancora, senza bisogno di cavi né di infrarossi". La lista di Illsley continua: "La sincronizzazione (l'aggiornamento dei documenti tra macchine diverse, ovvero il fatto che se modificate un file sul pc di casa le modifiche vengano riportate automaticamente anche su quello di lavoro, ad esempio) farà grossi passi avanti e miglioramenti sostanziali si registreranno anche nella cosiddetta tv-interattiva per cui, cliccando sulla maglietta dell'attore si sarà trasportati nel sito dove la si potrà comprare. Inoltre si diffonderanno anche in Europa i videoregistratori digitali come Replay e Tivo, che consentiranno di costruirsi un palinsesto personalizzato e arriveranno nuovi palmari sempre più versatili ed espandibili come il Visor della Handspring e il Clie della Sony che, con l'aggiunta di vari pezzi, diventano telefono, macchina fotografica, registratore digitale, Gps e così via". Nessuna rivoluzione istantanea, quindi, ma più prosaiche evoluzioni che renderanno la vita di tutti giorni un po' meno ingarbugliata.
1) PDA COMPONIBILI
In principio era il Palm. Quella sorta di super-agenda elettronica che sta nel palmo (di qui il nome) di una mano per la quale non servivano più quelle migranose tastierine da bambini, ma bastava scrivere direttamente sullo schermo. Pur diffusissimi negli Stati Uniti, i Palm non avevano, sino a quest'anno, sfondato sul mercato italiano. Seguendo un analogo ritardo, l'anno prossimo dovrebbero manifestarsi anche da noi alcuni nuovi, suoi versatili concorrenti. Il Visor della Handspring, innanzitutto, e il Clie della Sony. Il loro teorico vantaggio sta nella vasta possibilità di trasformazione rispetto alle funzioni base. Attraverso varie espansioni potranno infatti diventare telefoni cellulari, macchine fotografiche e registratori digitali e molto altro ancora.
2) VIDEOREGISTRATORI DIGITALI
Guardare TiVo sarà un'esperienza solo "cugina" di quello che era, una volta, guardare la tv. In ottobre i videoregistratori digitali, i cosiddetti Pvr (Personal Video Recorder), sono sbarcati dagli Stati Uniti in Inghilterra e entro il 2001 dovrebbero completare la loro espansione europea. Assomigliano in tutto e per tutto a un decoder per la pay-tv e potranno registrare sino a 40 ore di trasmissioni senza bisogno di cassette (immagazzinando tutto su un capiente disco fisso). La loro "intelligenza" sta nel capire, una volta configurati, quali programmi vi interessano e di memorizzarli autonomamente e, dal momento che si tratterà di programmi registrati, sarà anche facile saltare le pubblicità che normalmente li infestano. In America il box è prezzato 399 dollari (oltre 800 mila lire), più un abbonamento mensile sulle trenta mila lire.
3) GPRS
Il telefonino di seconda generazione e mezzo (ponte tra il Gsm e l'Umts) farà la sua prova del fuoco nel 2001. In verità Blu, bruciando tutti sul tempo in Europa, ha lanciato il servizio Gprs (General Packet Radio Service) da metà di dicembre, ma la grande offerta dei concorrenti è attesa per i primi mesi dell'anno. La caratteristica principale del prossimo cellulare è la velocità: si passerà dagli attuali 9,6 Kb a circa 50 Kb al secondo, ovvero una trasmissione analoga a quella che si raggiunge normalmente da casa, con linea fissa. Un'altra novità sarà nel sistema di tariffazione, non più a tempo ma "a volume" di dati scaricati. Una volta collegati, quindi, la connessione sarà sempre attiva e si pagherà solo per i file o le altre quantità digitali effettivamente scaricate.
4) BLUETOOTH
Bluetooth, "Dente Blu", era il nome del re vikingo del X secolo che unì in un unico regno Norvegia e Danimarca. Oggi Bluetooth è una tecnologia di comunicazione (lanciata nel '98 da un consorzio capitanato da Ericsson) che usa frequenze radio per collegare fra loro telefonini, computer, periferiche e qualsiasi cosa contenga un processore. Basta con i cavi, quindi, che creano intrichi sempre più insopportabili e impediscono una vera mobilità. E anche gli infrarossi, che pur vanno nella stessa direzione, hanno troppi limiti, come la lentezza di trasmissione e i malfunzionamenti se qualcosa ostruisce le due celle comunicanti o se gli oggetti sono troppo distanti. Problemi ovviati da Bluetooth che consente la trasmissione dati (compresi audio e video) a 1 Mb al secondo entro un raggio di dieci metri.
5) INTERNET VOCALE
Se i pc spaventano, niente è più familiare (e ubiquo) di un telefono. E per questo, forse, uno dei possibili futuri del web potrà avere la forma di questa tecnologia vecchia di 124 anni. Quello che si conclude è stato, negli Stati Uniti, l'anno dei "portali vocali", grandi siti generalisti che consentono una navigazione attraverso comandi impartiti via voce. TellMe, Quack.com, BeVocal, Talk2 e TelSurf sono alcuni dei nomi più noti. Le varie offerte funzionano tutte in maniera assai simile: si dovrà chiamare, da un qualsiasi telefono, un numero verde che corrisponde all'home-page e verrà proposto un menu con vari argomenti: "Per le quotazioni di Borsa dire '1'" e invece di cliccare basterà pronunciare il numero. Il modello è dato, a breve, in arrivo anche nel Vecchio continente.
6) DALL'HTML ALL'XML
Nel 2000 è stato il grande paciere tra compagnie che non vanno mai d'accordo come Microsoft, Oracle e Ibm, tutte persuase a lavorare di concerto per svilupparne un modello unico. L'anno prossimo dovrebbe essere uno dei principali protagonisti del web. Parliamo dell'Xml (Extensible Markup Language), un'evoluzione dell'Html, il linguaggio di programmazione informatica con il quale è adesso costruita la maggior parte dei siti. Intanto l'Xml si presenta come molto più flessibile del suo predecessore: una volta codificate le informazioni sarà il sito medesimo a riconoscere se l'apparecchio con cui lo si visita è un browser per pc, un telefono cellulare, una web-tv e provvederà a mostrare i suoi contenuti nella forma ottimale per lo schermo in questione. Ma sarà anche un sistema per distribuire software via rete, oltre che una piattaforma semplice e sicura per il commercio elettronico.