PER IL DIPENDENTE MODELLO ARRIVANO I PREMI IN NATURA (rep.it, 010109)
ROMA - Primo premio un viaggio alle Bermuda, secondo un televisore al plasma da 40 pollici e, come medaglia di bronzo, un bell'hi-fi. Il palmares tipo del dipendente modello potrebbe presentarsi, più o meno, così, giurano gli esperti dell'organizzazione aziendale. In periodi di magra per i "vecchi" incentivi della New economy - le sempre più incerte stock option - un numero crescente di compagnie statunitensi ha preso a ricompensare i dipendenti più meritevoli in natura, con regali veri e propri.
O meglio con un sistema a punti che consentirà loro di trasformarli negli oggetti più svariati. Hai venduto, in un certo mese, più dei colleghi? Cinquecento punti. Hai fatto una bella presentazione multimediale incantando clienti e superiori? Trecento punti, e così via. A ogni credito corrisponde una merce diversa e il vincitore può decidere per un regalino piccolo subito o per una ricompensa più significativa accumulandone tanti. Il gigante canadese delle telecomunicazioni Nortel Networks è tra le compagnie che hanno adottato il nuovo sistema: ben 25 mila lavoratori dello stabilimento di Brampton, Ontario, hanno ricevuto i punti-premio e il 40 per cento l'ha già riscattati, ottenendo da kit di strumenti per il bricolage a dispositivi idromassaggio da applicare alla vasca da bagno.
Il regalo più gettonato del 2000, tuttavia, è stato il lettore Dvd, sostengono i direttori del personale delle varie aziende partecipanti e molti hanno scambiato i crediti con buoni-volo di programmi frequent flyers. Al di là della ricompensa scelta, infine, la maggior parte dei dirigenti interpellati a riguardo dichiarano che, nei prossimi anni, il sistema diventerà comune nei prossimi anni.
"Il fatto è - spiega Israel Niv, amministratore delegato della società specializzata BeyondWork - che gli impiegati tendono a essere più riconoscenti per un regalo vero e peoprio di quanto non lo sarebbero per il suo corrispettivo in denaro. Se vi dessero due milioni di lire, cosa ci fareste? Dedotte le tasse, li usereste per pagare bollette e altre scocciature mentre, se vi arriva un bell'apparecchio per Dvd, ogni volta che lo vedete in salotto o lo accendete scatta la vostra riconoscenza nei confronti del datore di lavoro che ve lo ha donato". Charles Schwab, il più popolare broker americano per famiglie e la banca Wells Fargo hanno utilizzato i servigi della BeyondWork per allestire delle sorte di negozi online dove i propri dipendenti scelgono come trasformare i loro punti.
Ma c'è anche chi ironizza: "Non si può pensare di comprare la lealtà dei manager con un piatto di lenticchie" è l'opinione del ThobeGroup, una società di consulenza aziendale. Sottovalutando forse - come l'economista Jeremy Rifkin insegna nel suo "L'era dell'accesso" - quanto le esperienze culturali, tra cui rientrano senza dubbio il felice ricordo di una vacanza ai Tropici o di un pomeriggio a vedere un bel film in qualità digitale, siano più memorabili di un assegno equipollente.
(8 gennaio 2001)
ROMA - Primo premio un viaggio alle Bermuda, secondo un televisore al plasma da 40 pollici e, come medaglia di bronzo, un bell'hi-fi. Il palmares tipo del dipendente modello potrebbe presentarsi, più o meno, così, giurano gli esperti dell'organizzazione aziendale. In periodi di magra per i "vecchi" incentivi della New economy - le sempre più incerte stock option - un numero crescente di compagnie statunitensi ha preso a ricompensare i dipendenti più meritevoli in natura, con regali veri e propri.
O meglio con un sistema a punti che consentirà loro di trasformarli negli oggetti più svariati. Hai venduto, in un certo mese, più dei colleghi? Cinquecento punti. Hai fatto una bella presentazione multimediale incantando clienti e superiori? Trecento punti, e così via. A ogni credito corrisponde una merce diversa e il vincitore può decidere per un regalino piccolo subito o per una ricompensa più significativa accumulandone tanti. Il gigante canadese delle telecomunicazioni Nortel Networks è tra le compagnie che hanno adottato il nuovo sistema: ben 25 mila lavoratori dello stabilimento di Brampton, Ontario, hanno ricevuto i punti-premio e il 40 per cento l'ha già riscattati, ottenendo da kit di strumenti per il bricolage a dispositivi idromassaggio da applicare alla vasca da bagno.
Il regalo più gettonato del 2000, tuttavia, è stato il lettore Dvd, sostengono i direttori del personale delle varie aziende partecipanti e molti hanno scambiato i crediti con buoni-volo di programmi frequent flyers. Al di là della ricompensa scelta, infine, la maggior parte dei dirigenti interpellati a riguardo dichiarano che, nei prossimi anni, il sistema diventerà comune nei prossimi anni.
"Il fatto è - spiega Israel Niv, amministratore delegato della società specializzata BeyondWork - che gli impiegati tendono a essere più riconoscenti per un regalo vero e peoprio di quanto non lo sarebbero per il suo corrispettivo in denaro. Se vi dessero due milioni di lire, cosa ci fareste? Dedotte le tasse, li usereste per pagare bollette e altre scocciature mentre, se vi arriva un bell'apparecchio per Dvd, ogni volta che lo vedete in salotto o lo accendete scatta la vostra riconoscenza nei confronti del datore di lavoro che ve lo ha donato". Charles Schwab, il più popolare broker americano per famiglie e la banca Wells Fargo hanno utilizzato i servigi della BeyondWork per allestire delle sorte di negozi online dove i propri dipendenti scelgono come trasformare i loro punti.
Ma c'è anche chi ironizza: "Non si può pensare di comprare la lealtà dei manager con un piatto di lenticchie" è l'opinione del ThobeGroup, una società di consulenza aziendale. Sottovalutando forse - come l'economista Jeremy Rifkin insegna nel suo "L'era dell'accesso" - quanto le esperienze culturali, tra cui rientrano senza dubbio il felice ricordo di una vacanza ai Tropici o di un pomeriggio a vedere un bel film in qualità digitale, siano più memorabili di un assegno equipollente.
(8 gennaio 2001)